L’incidente della petroliera Koala nel Mar Baltico riaccende l’allarme sulla flotta fantasma russa
L’esplosione della petroliera Koala nel porto di Ust-Luga, ufficialmente un errore umano, evidenzia i rischi della di una flotta costituta da navi che, obsolete e senza assicurazione, minacciano l’ecosistema del bacino idrico
Un’esplosione a bordo di una petroliera nel porto di Ust-Luga riaccende l’allarme nel Mar Baltico: la flotta fantasma di Mosca, composta da navi obsolete e insicure, continua a minacciare un ecosistema già fragile.
La mattina del 9 febbraio, la petroliera Koala, battente bandiera di Antigua e Barbuda, è stata scossa da ben tre esplosioni nella sala macchine mentre si trovava ormeggiata nel porto russo nella regione di Leningrado. La nave, che trasportava ben 130.000 tonnellate di combustibile pesante, ha subito gravi danni e ha iniziato a imbarcare acqua, arenandosi a poppa. Fortunatamente, i 24 membri dell’equipaggio sono riusciti a mettersi in salvo.
Rescuers inspecting the Koala tanker in port of Ust-Luga, which ran aground due to several explosions in engine room. Preparing to pump out 130 thousand tons of fuel oil which can only be pumped out in a heated state.pic.twitter.com/ALV3GhGcRv
— Claretta
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