Prodotti pericolosi e pratiche ingannevoli: perché Temu è al centro di una nuova indagine Ue
Temu è finita nuovamente sotto la lente di ingrandimento dell’Unione europea, che ha avviato un’indagine per verificare una possibile violazione del Digital Services Act (DSA): il colosso dell’e-commerce agirebbe con pratiche scorrette
Una sanzione pari al 6% del suo fatturato annuo: questo rischierebbe Temu se l’Unione europea accertasse quanto sospettato nell’indagine appena avviata volta a verificare le violazioni del Digital service act (DSA), il Regolamento sui servizi digitali, ma anche pratiche scorrette del gigante dell’e-commerce, come false recensioni, informazioni ingannevoli e difficoltà a contattare il servizio di assistenza.
Si tratta di accertamenti avviati grazie alle segnalazioni di Altroconsumo e del Beuc, l’organizzazione che unisce le altre associazioni di consumatori in Ue.
Già a giugno scorso la Commissione europea aveva chiesto a Temu, ma anche a Shein, di fornire informazioni sulla loro due-diligence verso il Digital Services Act. Gli utenti dell’Unione europea che navigano su questi portali, cioè, non dovrebbero essere sottoposti a pratiche come il “dark pattern” (dati personali e numero di carta
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