I 500 cervi d’Abruzzo sono salvi: accolto il ricorso contro l’abbattimento

Sono salvi i quasi 500 cervi d’Abruzzo condannati a morte da una delibera di gestione faunistica della specie con parere favorevole dell’Ispra. Gli ungulati non saranno uccisi perché il ricorso presentato dalle associazioni di protezione animale è stato accolto dal Consiglio di Stato. Esultano gli animalisti, che dal primo momento si erano affidati alla giustizia...

Salvi i cervi d’Abruzzo grazie al ricorso presentato dagli animalisti. I quasi 500 esemplari non verranno abbattuti fino a nuova decisione da parte dei giudici. Le organizzazioni animaliste esultano per questo importante traguardo, continuando a battagliare per la loro vita

Sono salvi i quasi 500 cervi d’Abruzzo condannati a morte da una delibera di gestione faunistica della specie con parere favorevole dell’Ispra. Gli ungulati non saranno uccisi perché il ricorso presentato dalle associazioni di protezione animale è stato accolto dal Consiglio di Stato.

Esultano gli animalisti, che dal primo momento si erano affidati alla giustizia per impedire la strage di 469 cervi, cuccioli compresi. Sono stati i giudici di secondo grado a ribaltare l’ordinanza del Tar Abruzzo e a sospendere la delibera della Giunta.

La notizia arriva dopo una prima e fondamentale vittoria per il fronte animalista. La mattanza di selvatici in Abruzzo era stata già rinviata a causa di una “svista”. La mancanza degli avvisi da parte degli ambiti territoriali aveva fatto slittare infatti la data di inizio delle operazioni di controllo venatorio.

Adesso, con


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