«Io sono un infetto infettante»

Pronto, capo?
– Sì.
– Capo, abbiamo un problema. I sudditi hanno capito troppo. Iniziano a rendersi conto che lavoriamo per distruggere gli Stati. Hanno intuito che vogliamo il governo unico. Ci chiamano élite, oligarchi, si ribellano da più parti contro il controllo finanziario. Criticano apertamente le nostre organizzazioni. Ormai non credono più che l’Ue serve per la pace, hanno capito che la usiamo per stritolare gli Stati e asservirli politicamente..
– Uhm..
– Si stanno scaltrendo. Si riuniscono, formano movimenti d’opinione. I social, che avevamo creato per instupidirli, sono diventati veicolo di dibattito, di aggregazione politica. Abbiamo tentato di censurarli come lei aveva ordinato, ma è lungo e difficile..
– Vai avanti.
– L’Inghilterra si è già ripresa la sovranità nazionale, negli Stati Uniti c’è quella bestia, quel maledetto che vuole rilanciare l’identità americana. La nostra lotta per distruggere le tradizioni è in pericolo.
– Ehm..
– Capo, che possiamo fare?
– Stai tranquillo, non corriamo alcun rischio. Ricordati che abbiamo tutto. Abbiamo le navi che trafficano umani, la distruzione delle culture non si ferma. Abbiamo i governi, i magistrati, i premier, i presidenti delle repubbliche. Veramente credi che possiamo essere sconfitti?
– Ma, capo..
– Noi siamo Dio. Noi abbiamo i media. Noi possiamo tutto perché abbiamo i media.
– Ma come fermare i sudditi?
– Non si devono più riunire, non devono più parlare, non devono più pensare, tutto questo deve finire, e finirà.
– Ma come, capo?
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– I media, lentamente ma inesorabilmente, inculcheranno in ogni suddito nuove idee che lo renderanno inerte ameba. Innanzitutto dovrà odiare sé stesso. Chi odia sé stesso non vuole diritti, ma solo castighi. Non dovranno credere di essere uomini liberi. Dovranno considerarsi errori, errori viventi. Ecco: malati, dovranno considerarsi malati, ripugnanti, infetti.
– Ma capo, sono quasi tutti sani.
– Noi aboliremo il concetto di sano e lo sostituiremo con quello di malato, di infetto infettante. Non esisteranno più cittadini, ma solo infetti infettanti. Nuove leggi proteggeranno l’umanità dagli infetti infettanti, prevederanno la segregazione, la prigionia degli infetti infettanti.
– Capo, capo..
– Riceveremo il plauso del mondo, intere masse ci ringrazieranno di aver neutralizzato gli infetti infettanti, cioè loro stessi. Tutti ci ringrazieranno di aver segregato tutti, di aver arrestato tutti, di aver schiacciato tutti. Perché tutti saranno infetti infettanti e tutti odieranno gli infetti infettanti, cioè sé stessi.
– Capo, è geniale!
– Ogni uomo vorrà l’arresto, non già del proprio simile, ma di sé stesso. Rimprovereranno le autorità di non averli imprigionati abbastanza, di non averli soffocati abbastanza: «Io sono un infetto infettante», diranno, «è vergognoso che mi si permetta di uscire, di incontrare i miei simili, io devo essere fermato, isolato, chiuso, segregato..»
– Creare nell’uomo un tale odio per l’uomo da indurlo a reclamare la propria distruzione, a chiederla all’autorità?
– Così li fermeremo.
– Ma quale messaggio dare, esattamente?
– Un virus, un virus vive in voi, nel vostro corpo, nel vostro sangue. Uno schifoso e orrendo microbo fa di voi degli infetti infettanti. Questo dev’essere martellato dai media, ogni giorno, ogni attimo. Le nostre organizzazioni sanitarie, quelle che noi paghiamo, non avranno difficoltà a confermare la pericolosità, l’insidiosità, la cupa azione del virus.
– Ma se la gente resta sana, che fare?
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Non avrà più senso la distinzione tra sano e malato, in un mondo di infetti infettanti. Non hai capito? I nostri scienziati sceglieranno un virus. Va bene anche uno di quelli banali, con letalità poco sopra lo zero. L’importante è che sia abbondante, presente in milioni di persone, un virus stagionale per esempio. Le istituzioni sanitarie sono nostre. Diranno che tutti devono fare esami per scoprire il virus, perché tutti sono infetti infettanti. La tv non parlerà d’altro. I nostri premier, i nostri presidenti, scriveranno leggi che stabiliranno la segregazione degli infetti infettanti, cioè di tutti.
– E come evitare rivolte, capo?
La paura. Qui mi affido al vostro uso dei media. Siate all’altezza di voi stessi. La gente va terrorizzata. Voglio venti, trenta scienziati in tv ogni giorno, a tutte le ore, a spiegare che ciascuno è infetto infettante, è pericolo a sé stesso, deve temere il vicino, l’amico, la madre. Vediamo fin dove riuscirete ad arrivare, fin dove riuscirete a spingerli.
– Beh, se è per questo, capo, abbiamo uomini nei media che sarebbero capaci di convincere i padri a non abbracciare i figli.
– Osate, osate. Inventate anche qualcosa come.. una divisa, un’uniforme. Per ricordare agli infetti che sono infetti, qualcosa di sanitario, di opprimente, di fisicamente opprimente..
– Bavagli sulla bocca?
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– Qualcosa che evochi pericolo incombente, ma anche impossibilità di parola, passività, sottomissione a noi. Una maschera sanitaria che li faccia sembrare cani obbedienti.
– Geniale! Darò immediatamente ordine ai capi delle nostre organizzazioni sanitarie, dei media, dei governi, affinché implementino il piano!
– Ah, non dimenticare una cosa.. La mia spina nel fianco è l’Italia. Sono trent’anni che cerchiamo di piegarla, ma gli italiani resistono. Hanno quella dannata economia di piccole imprese, artigiani, negozianti, ristoratori, proprietari di piccoli patrimoni, gente che non si sottomette. Dategli giù duro contro quelli. Dite ai nostri uomini in Italia di fare in modo che quel maledetto mondo muoia. Li voglio tutti falliti, tutti finiti. C’è ancora troppa tradizione, troppa cultura in quel posto. Annientateli.
– Sarà fatto, capo.
Fonte: Il Singhiozzo Della Sera

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